I ricordi

I ricordi



Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto. Ma ve ne sono infine, di quelle che l’uomo ha paura di svelare perfino a sé stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere.
(Fëdor Dostoevskij)

Scrivo questa citazione perché ritengo sia quella che maggiormente esprime e sintetizza il mio stato d'animo.
I ricordi si affacciano alla mente e si accavallano come tanti tentacoli di una gigantesca piovra che si avvicina e si allontana, quasi ritmicamente.

Ricordi piacevoli, altri meno, altri ancora angoscianti che cerchi di scacciare ma che ritornano,  lentamente e subdolamente s'insinuano nella mente dandoti una sorta di dolore sordo, metafisico, ossessivo. Forse sono proprio quelli che "non sveleresti neppure agli amici, ma forse solo a te stesso, e comunque in gran segreto".

Per tutti questi motivi, nei "Racconti del nonno" mi fermo con i ricordi dell'età giovanile. I ricordi di un tempo che possono essere, qualche volta nostalgici, altre volte allegri e spensierati.


Il tempo che mi accompagna lentamente, ma inesorabilmente, verso la fine di quel "filo" che prima o poi troverà la sua "interruzione".


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